"Gli haiku sono componimenti poetici molto brevi ed evocativi, la cui struttura è comporta di tre versi di 5, 7 e 5 sillabe, senza titolo, in cui a prevalere sono le riflessioni intimiste. Un haiku, infatti, non descrive precisamente una situazione o un evento; piuttosto, ha l’obiettivo di evocare nel lettore le sensazioni che derivano da un’immagine, tramite interpretazioni soggettive. Ciò che è più importante, infatti, è il “non detto”.

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Ci ha da subito affascinato questo genere poetico, nato in seno alla cultura giapponese, e ci siamo lasciati liberamente ispirare, raccogliendo una sfida non facile.  Abbiamo percepita forte una sinergia tra Haiku e fotografia, in entrambi, infatti,  spesso ciò che "non si vede", cio' che viene solo "suggerito" è importante tanto quanto ciò che è presente nell'inquadratura. 

Inoltre proprio come l'Haiku, anche la fotografia ha un suo "alfabeto"  una sua propria "struttura narrativa".

Abbiamo quindi scoperto Haiku di altri o ne abbiamo scritti di nostri e li abbiamo pensati "fotograficamente" dove i sentimenti evocati spesso vengono suggeriti dalla natura, dalle sue mutevoli manifestazioni.

   solitudine (wabi)

   scorrere del tempo (sabi)

   mistero (yugen)

   delicatezza (shiori)

   leggerezza (karumi)

   nostalgia (mono no aware)

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Ne è nata una mostra collettiva che ci riempie gli occhi e ci accompagna attraverso visioni intime, lievi, palpitanti, fugaci..